Titolo o copertina?
- Veronica Buscarini
- 12 dic 2020
- Tempo di lettura: 2 min

Un po' di tempo fa su Instagram vi ho fatto questa domanda. Le percentuali erano molto vicine, 55% titolo e 45% copertina.
Anche io sono nel team titolo.
Moltissime volte entrando in libreria senza un'idea precisa mi sono lasciata convincere dal titolo senza sapere nulla di come fosse il libro, mi è successo ad esempio con Un giorno questo dolore ti sarà utile di Peter Cameron. Il titolo aveva un suono così bello, e mi sentivo particolarmente vicina a quella frase che l'ho acquistato senza neanche leggere la quarta di copertina, e la lettura è stata pienamente all'altezza del titolo.
Ovviamente va tenuto presente che non bastano né un bel titolo né una bella copertina per rendere un libro bello. Il lettore si può ingannare al massimo una volta, dopodiché non si fiderà più di quell'autore o di quella casa editrice.
L'ideale è che sia titolo sia copertina rispecchino l'essenza del libro facendolo emergere tra tanti altri, non bisogna però, per rendere un libro vendibile, confezionarlo in modo diverso da ciò che la storia offre.

Il titolo deve trasmettere in parte l'atmosfera della storia, può essere una parola, una frase, un elemento ricorrente nella storia; è soggettivo, ma molto importante in quando è come si mostra la storia, la prima cosa che il lettore legge.
La copertina è il vestito, ciò che si vede subito, ancor prima di leggere il titolo. Spesso anche la casa editrice influisce nell'aspetto della copertina, personalmente, come molti, amo gli Adelphi per i colori tenui, eleganti ed è un esempio perfetto di copertine assolutamente adatte ai romanzi pubblicati dalla casa editrice.
Un titolo e una copertina azzeccati possono aumentare le vendite del volume in questione, l'importante però non è solo far sì che si notino, devono già trasmettere in parte ciò che racchiudono, la storia.
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A presto!
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