Pillola n. 8
- Veronica Buscarini

- 6 lug 2020
- Tempo di lettura: 3 min

Questa pillola è parte della serie di pillole sulla progettazione narrativa. Ti consiglio di partire dalla prima, la pillola n. 3 e andare in ordine, potresti trarne più vantaggio.
Una volta terminata la progettazione di personaggi, trama, punto di vista ecc. prima di cominciare a scrivere è bene considerare la possibilità di fare una scaletta.
Una piccola premessa.
Molti autori considerano la scaletta un limite e preferiscono lavorare senza; ovviamente come sempre quando si parla di creatività non c’è una regola, sicuramente è bene però anche per chi lavora senza una vera e propria scaletta avere in mente gli step della storia, almeno gli snodi principali fra i quali muoversi.
Non bisogna poi considerare la scaletta come un limite, nessuno infatti ci vieta di modificarla e/o stravolgerla in corso d’opera.
Allora perché può servirci?
La scaletta permette di avere una visione completa della storia in tutte le sue parti, questo è utile innanzitutto per avere più chiarezza (almeno a grandi linee) della storia in cui ci muoviamo.
Inoltre per un esordiente è altamente consigliata.
Spesso nella stesura di una storia, superata la parte dell’incipit si rischia di bloccarsi. Avere una serie di step da seguire per proseguire con il nostro racconto può essere di grande aiuto; inoltre se una scena proprio non ci va giù la scaletta ci permette di metterla da parte e passare alla successiva attendendo di capire come risolvere quel nodo che non riuscivamo a sciogliere.
L’importante è non farsi prendere dall'ansia, non scoraggiarsi e pensare che la scaletta è uno strumento nostro, non deve bloccarci.
Se qualcosa non va come da programma, nessun problema! È normale, è la storia che ci guida, e ciò che devi fare è seguirla cambiando i tuoi programmi!

Come si fa una scaletta?
Una scaletta è la tua storia divisa in scene, per cui quello che devi fare è appuntarti tutte le scene che andranno a comporre il tuo romanzo.
Un metodo utile che potresti seguire è questo: dividi la tua storia in tre tempi (inizio, svolgimento, conclusione).
Ognuno di questi tre tempi avrà un’azione principale che andrà a compiersi, l’evoluzione del personaggio, l’approfondirsi di un conflitto, ecc.
Per compiersi questa azione ha bisogno di una serie di altre azioni più piccole che andranno a comporre le tue scene.
Dividi ognuno di questi tempi in più scene.
È importante non strutturare la scaletta in ordine cronologico, non si tratta infatti della trama, ma di uno scheletro del romanzo, per cui segui la struttura che hai scelto per raccontare la tua storia.
Un consiglio utile è di non dilungarti nella descrizione di ogni scena, altrimenti non avrai più una scaletta ma un riassunto del tuo romanzo e la funzione di avere una visione generale dell’opera verrà meno.
Quello che puoi fare è di cercare di riassumere ogni scena in una riga.
Fai questo per tutte le scena dell’opera.
Una volta terminata la scaletta avrai davanti a te il tuo romanzo sotto forma di elenco. A questo punto ti conviene rileggerla.
Per le scene che avrai più chiare in mente, in cui sai già che cosa accadrà, puoi appuntarti accanto la microstruttura di quella scena, ovvero situazione iniziale, conflitto e avanzamento parziale o importante del personaggio.
Chiediti poi per ognuna delle scene che hai segnato se sono importanti per la tua storia. Come fare per capirlo? Chiediti se concorrono all'avanzamento dell’azione o all'evoluzione di uno dei personaggi. Se la risposta è no, allora quella scena non aggiungerà valore alla tua opera, ma allungherà soltanto il discorso, e puoi toglierla.

Un altro consiglio è quello di tenersi accanto, mentre si fa la scaletta, un foglio per gli appunti. È molto probabile infatti che mentre strutturerai l’elenco di scene ti vengano in mente idee e spunti per alcune di esse; sarebbe un vero peccato lasciarsele sfuggire, per cui per non riempire la scaletta di appunti e lasciarla pulita ti conviene appuntartele a parte.
Ribadisco di nuovo che la scaletta è un aiuto per noi, quindi se la progettazione, la delineazione del punto di vista, della trama, ecc. sono step fondamentali su cui è necessario riflettere prima di mettersi a scrivere, la scaletta non lo è.
È consigliata perché ci aiuta a prendere le distanze dalla nostra storia, eliminare il superfluo e/o cambiare l’ordine delle scene, se però sentiamo che ci blocca e ci mette in crisi possiamo evitarla.
A volte può bastare anche solo appuntarsi gli snodi principali della storia.
Su questo siamo davvero molto liberi, l’importante se decidiamo di ricorrere alla scaletta è considerare che possiamo modificarla ogni volta che vogliamo e che è altamente probabile che lo faremo.
Spero che questi consigli potranno esservi utili,
alla prossima!








Commenti