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Pillola n. 5

  • Immagine del redattore: Veronica Buscarini
    Veronica Buscarini
  • 15 giu 2020
  • Tempo di lettura: 5 min

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Questa pillola è parte della serie di pillole sulla progettazione narrativa. Ti consiglio di partire dalla prima, la pillola n. 3 e andare in ordine, potresti trarne più vantaggio.


Il termine trama indica in ambito tessile il filo che costituisce la parte trasversale del tessuto, cioè la struttura di una stoffa, il suo scheletro.

Trovo che sia una metafora perfetta per indicare la trama narrativa: ciò che regge tutta impalcatura, la serie di fatti, eventi e azioni compiute dai personaggi che ci permettono di raccontare ciò che accade loro e di dare ai lettori il nostro messaggio.


Innanzitutto facciamo un po’ di chiarezza e distinguiamo tra trama e storia.

Con la trama sviluppiamo un racconto con una serie di eventi che conducono i personaggi da una situazione A a una situazione B.

Non sempre ciò che la trama racconta coincide con la storia.

Cosa significa?

Che a volte raccontando una serie di eventi quello che vogliamo mostrare è altro; va oltre la trama in sé, è il messaggio che quella serie di eventi ci lascia.

Ritornando al romanzo che ho scelto come esempio per queste pillole, e cioè Madame Bovary, la serie di eventi che vive Emma ci dicono in realtà l’impossibilità di realizzarsi per una donna vissuta nell'ottocento al di là del matrimonio e dell’amore che si rivelano un’illusione rispetto a come la letteratura li racconta.



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Per arrivare al messaggio è inevitabile che nel romanzo accada qualcosa. Bisogna essere narratori davvero bravi per scrivere un romanzo senza trama.

Detto ciò capiamo come costruire la trama.

Premetto che la serie di eventi che popolano un romanzo variano molto in base al genere, vi sono però alcuni elementi da tenere a mente per sviluppare un racconto coerente e che sappia colpire il lettore.

Come prima cosa è bene partire dagli elementi che abbiamo fin qui, ovvero: il tema e i personaggi.

Sarebbe molto utile a questo punto rispolverare la frase di 40 parole al massimo che racchiude tutti gli elementi del nostro racconto (se non ti ricordi di cosa si tratta la trovi nella pillola n. 3).

Se abbiamo lavorato bene in quella frase avremo il nostro protagonista, il suo desiderio e l’ostacolo maggiore.

Ciò che dobbiamo fare per costruire la trama è considerare il protagonista (o i protagonisti) e gli altri personaggi e farli muovere in modo da sviluppare il tema della storia attraverso una serie di azioni e situazioni in cui si trovano coinvolti.

Prima di pensare a come andrai a raccontare quei fatti (lo vedremo più avanti parlando di montaggio narrativo) concentrati nella cosiddetta fabula, ovvero gli eventi in ordine cronologico.

Considera la situazione iniziale della tua storia e quella finale e comincia a chiederti come sono cambiate le cose. Ciò che accede tra queste due situazioni è la tua trama.

Un consiglio, soprattutto se sei alle prime armi e non vuoi perderti strada facendo è di suddividere la storia in tre tempi.


Tempo 1:

  • Situazione di equilibrio iniziale della tua storia. Dovrai pensare a una o due scene in cui mostrerai, il tuo protagonista o i tuoi protagonisti alle prese con altri personaggi. È una parte importante in quanto si cominceranno a vedere i personaggi nelle loro paure, le loro debolezze, ciò che desiderano e ciò che li ostacola. Non devi mostrare il loro ostacolo principale, ma situazioni di conflitto minori che ti permetteranno di avanzare nella vicenda. Considera che l’avanzamento di una scena non deve consistere per forza nell'accadimento di un fatto, si può avanzare anche solo mostrando com'è un personaggio.

  • Avviamento al primo punto di rottura. Avanzando la storia comincia a mostrarci meglio i personaggi e a farci entrare a contatto con ciò che desidera il nostro protagonista. Non bisogna dichiararlo, il desiderio può anche non essere mai esplicitato, ma deve emergere dai suoi atteggiamenti. Insieme al desiderio si comincia anche ad andare incontro all'ostacolo maggiore.

Tempo 2:

  • Primo punto di rottura. È il momento in cui il personaggio si scontra con l’ostacolo in maniera diretta.

  • Crisi. Dopo il punto di rottura il personaggio di solito affronta una crisi. Questa è una dinamica necessaria in quanto altamente corrispondente alla realtà. Pensateci, nella vostra vita, nella storia: al cambiamento corrisponde la crisi.

  • Nuovo equilibrio provvisorio. A seguito della crisi il personaggio nell'affrontarla modificherà anche se stesso, le sue priorità. È possibile che il suo desiderio cambi. In questo modo ritrova un nuovo equilibrio, anche se può accadere che sia precario.

Questa dinamica di rottura-crisi-nuovo equilibrio è possibile che si ripeta più volte nella parte centrale del racconto, fino ad arrivare ad un punto di culmine in cui le situazioni esploderanno in maniera più potente che prima.


Tempo 3:

  • Risposta alla crisi – lotta. Il personaggio lotta con se stesso, con un altro o con una situazione per affrontare l’ostacolo e raggiungere il suo obiettivo. Facendo questo egli cambia se stesso e la realtà.

  • Nuovo equilibrio definitivo. Si arriva così a una nuova situazione, non per forza positiva, ma di equilibrio, in cui i personaggi che avevamo all'inizio saranno inevitabilmente diversi.

Attraverso questa suddivisione in tre tempi abbiamo uno scheletro da riempire. Considera questi punti come una piccola guida e partendo da questi prova a pensare, attraverso i tuoi personaggi e le tue ambientazioni alcune scene in cui si applichino queste dinamiche.

Un consiglio per farlo è di, se non lo hai già fatto prima, partire dai personaggi. Vai oltre il loro desiderio e la loro paura, immagina la loro vita nel presente e nel passato, pensa ai loro gusti in termini di cibo, musica, film. Le loro particolarità, gli ambienti che frequentano. In questo modo ti sarà più spontaneo pensare a scene da inserire nel tuo romanzo.

Appuntati tutto, non stancarti mai di fare brain storming, tutto può tornarti utile.


Una volta buttato giù una serie di scene da inserire nel tuo romanzo è necessario però procedere con una selezione, individuare gli snodi principali.


Alcuni consigli per farlo:

1. Seguire il principio causa effetto per concatenare gli eventi e far sì che siano verosimili. Per fare in modo che gli eventi siano credibili devono essere in linea con i personaggi che abbiamo creato.

2. Motivare ogni cambiamento. Se il nostro personaggio cambia o ha un atteggiamento che si discosta fortemente dal suo solito, è necessario mostrare perché ciò avvenga e come.

3. Evitare il superfluo. Descrizioni che non portano novità alla storia o al personaggio, sottotrame del tutto sconnesse dalla principale, divagazioni sul passato del personaggio che non ci danno informazioni importanti per la storia sono da eliminare. Si può fare anche rileggendo o con la revisione, ma è importante che nulla avvenga per caso.

Anton Checov riassume questo concetto in una frase semplice e efficacie:

Se in un racconto compare una pistola, bisogna che prima o poi spari.


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Quindi, ricapitolando:

  • Considera la storia in quaranta parole e i personaggi

  • Pensa alla situazione iniziale e finale

  • Concentrati sui personaggi e fai brain storming

  • Organizza le idee seguendo lo schema in tre tempi

  • Crea situazioni verosimili per i tuoi personaggi

  • Leva il superfluo e motiva ogni cosa


Un'ultima cosa, non farti incatenare dal dover trovare per forza una struttura per sviluppare la trama. Non tutti abbiamo lo stesso modo di dare forma alle nostre idee, se sei bloccato e non sai come procedere la struttura in tre tempi o una scaletta possono aiutarti, ma se queste tecniche ti fanno sentire imprigionato allora lascia perdere. Segui il flusso, ovviamente tenendo presente la coerenza e gli elementi principali della tua storia (protagonista, conflitto, obiettivo e tema) e comincia a scrivere.

Una cosa utile per tutti è invece di tenere un quaderno accanto al pc mentre si scrive e appuntarsi idee, possibili sviluppi della trama, eventuali cambi a cui non avevamo pensato.


Spero che questa pillola ti sarà utile, se hai dubbi o domande contattami in privato oppure commenta l'articolo.

Alla prossima!

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