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Perché bere té quando si legge un libro?

  • Immagine del redattore: Veronica Buscarini
    Veronica Buscarini
  • 29 nov 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

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Un po' di tempo fa vi parlavo di tè e letteratura, chiedendovi se quando decidete di dedicare un po' di tempo alla lettura accompagnate al libro anche una tazza di tè.

In molti nel sondaggio sulla mia pagina Instagram avete risposto di sì. E allora parliamone un po'.


Questo è un periodo complicato. L'estate ci aveva dato un po' di sollievo dalla pandemia di Coronavirus. Ora invece fuori comincia a fare freddo, i casi aumentano, e questo ci costringe a stare molto in casa, spesso soli, e con la preoccupazione per ciò che sta accadendo.

Spesso la sera o nel weekend, il solo starmene sul divano con una coperta, un libro, e il calore di una tazza di tè riesce a darmi un po' di conforto da tutta questa confusione.


Il tè è una bevanda molto antica, i primi riferimenti al consumo di tè risalgono al III secolo, in Cina.

Nella cultura orientale, il tè è visto come un prolungamento della meditazione. I taoisti, gli adepti dello Zen e i monaci vedono il tè come un ottimo strumento capace di tenere desta la mente.

Un po' come il tè della nonna di Shizukuishi in Andromeda Heights, in cui i clienti venivano invitati a bere il tè dedicandosi unicamente a quello, senza tv, telefono o altre distrazioni, così che potesse essere un momento di raccoglimento e introspezione.


In occidente e nella letteratura occidentale ritroviamo la cerimonia del tè come un momento in cui invece ci si ritrova a chiacchierare, un momento simbolico e un rituale importante tanto da avere anche un suo nome, "l'ora del tè". Un'occasione in cui ci si scambia opinioni, idee; un momento di incontro.

Incontriamo spesso il tè in letteratura. Basti pensare al Piacere in cui D'Annunzio trasforma il momento in cui Elena serve del tè in una scena di seduzione; oppure a Anna Karenina, ai ricevimenti nelle grandi case nobili in cui viene servito il tè.



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Leggere accompagnando la lettura a una tazza di tè contribuisce a rendere magico il momento.

Il tè infatti è una bevanda purificante, e se anche non lo consideriamo come un momento meditativo, si tratta di un infuso caldo, che contribuisce a alleviare lo stress, a dare conforto, a favorire maggiore concentrazione, risollevando l'umore e allontanando l'ansia.

Inoltre si tratta di una bevanda profumata, e creare attorno a sé un ambiente caldo, accogliente, e con un profumo buono è un alleato per infondere tranquillità e conforto, specialmente in un periodo agitato come quello che stiamo vivendo.


Il connubio tè e libri, ha portato di recente a un'iniziativa decisamente originale e carina, che ho scoperto da poco: i Narratè. Si tratta di tè alla cui bustina per l'infusioni sono collegati dei piccoli cartoncini in cui si possono leggere racconti, brevi giusto il tempo di bere il tè.

 
 
 

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