Penna o tastiera? Il processo creativo.
- Veronica Buscarini

- 20 mag 2020
- Tempo di lettura: 4 min

Entrambe, risponderei io; e credo che in molti darebbero la stessa risposta.
Una cosa non esclude di certo l’altra. Se però ci fermassimo a riflettere, pensando non alla versione finale del prodotto, che avviene necessariamente tramite il computer, ma al processo creativo, su quale dei due mezzi ci appoggiamo più spesso?
Dal sondaggio che ho proposto martedì sulla mia pagina Instagram è emerso che la maggior parte (67% contro 33%) utilizzano direttamente il PC.
Non c’è un modo giusto o sbagliato, la bellezza della creatività è che in qualsiasi forma la esprimiamo va bene; c’è chi prima di scrivere ha bisogno di correre, chi di disegnare, chi deve riprendere in mano uno strumento e suonare qualcosa e a chi invece basta la pagina bianca di Word, o di qualsiasi altro programma di scrittura digitale.
Concentriamoci però ora sui due elementi del sondaggio: penna o PC?
Una premessa: il computer è irrinunciabile. Quello che dirò qui si riferisce al processo creativo, a come sviluppiamo le nostre idee. Soltanto a penna ormai puoi scrivere solo il tuo diario.
Scrivere direttamente al PC ha di sicuro molti vantaggi:

# Velocità
Se hai un’idea ben salda in testa, o anche solo un’immagine ma senti che è un’immagine potente, una di quelle che quando posi le mani sulla tastiera si espandono, si gonfiano, ti attraversano le dita e diventano una storia, ecco, in questi casi quanto è comodo lasciar scorrere le mani e vederla prendere forma sullo schermo?
Scrivendo al computer di solito si è più veloci che a mano, pertanto in questi casi può essere più facile inseguire la parole che si affollano nei nostri pensieri e che rischiano di sfuggirci.
# Informazioni
C’è una parola che proprio non ci viene? Una via di cui non ci ricordiamo il nome? Una parola che non sappiamo come si scrive? Basta spostare il cursore sullo schermo, premere un pulsante, cercare, e in un attimo abbiamo la risposta.
Vero che anche scrivendo a penna ormai abbiamo accesso a ogni tipo di informazione che vogliamo comodamente tramite Smartphone, ma muoversi direttamente sul dispositivo che stiamo utilizzando è una grande comodità.
Mi capita spessissimo scrivendo di tenere aperto su internet il dizionario dei sinonimi e contrari per aiutarmi a scegliere le parole migliori, e questo senza neanche dover sfogliare le pagine alla ricerca del termine interessato.
# Praticità
Mi è capitato tantissime volte di scrivere un pezzo e poi capire che stava meglio da un'altra parte, e tutto quello che ho dovuto fare è stato selezionarlo, copiarlo e spostarlo.
Cancellare, ripensarci, eliminare intere parti, tutte queste cose sono facilissime da fare e il bello è che è possibile farle lasciando il foglio immacolato, bianco, come se nessun ripensamento o dubbio ci fosse mai stato. Sicuramente è una modalità di lavoro molto comoda e immediata.
Ci sono volte però che il computer non è il mio alleato preferito. Succede nei giorni in cui mi sento bloccata e più distratta, in cui il fatto di avere internet a portata di mano e potermi trovare con due click su Facebook a scorrere la Home senza fare nulla mi alletta molto.
Ecco, in quei giorni il rifugio nella carta è molto accogliente.
Perché?

# Lentezza
Scrivere a penna è un gesto più lento, inoltre permette un contatto diretto con le parole, non sono distanti, escono direttamente dalle nostre mani, dal modo in cui muoviamo le dita; i segni che rimangono sulla carta rispecchiano i nostri sussulti, vibrazioni, scatti. Questo crea sicuramente un rapporto intimo con ciò che scriviamo, ci permette di esservi maggiormente a contatto, di sentire ogni parola, e può essere enormemente utile quando si è bloccati.
# Visionare
Mi capita a volte di sentire che ho un’idea. La sento, è lì, si aggira fra i miei pensieri eppure non riesco ad afferrarla. Provo a scrivere, ma sfugge da tutte le parti, non la trovo, le parole si bloccano, si scontrano. Ecco, in questi casi di solito prendo una penna e il primo foglio di carta che trovo a portata di mano. La carta mi permette di poter avere maggiore libertà, di potermi muovere tra parole abbozzate, segni, asterischi, cancellature. Tutto è lì, nel foglio sotto i miei occhi, e piano piano, con la lentezza propria dei mezzi più analogici, l’idea comincia a venire fuori. Allora in questi casi mi lascio andare a scrivere le prime parole e mi capita di farlo con una tranquillità maggiore, perché tanto sono una versione provvisoria, sono su un pezzo di carta straccia.
Su questo ho seguito molto la mia esperienza personale, è vero, ma quello che vorrei far passare è che per stimolare la creatività avere contatto diretto con la carta e tornare ai ritmi di scrittura più lenti di una penna o di una matita può essere di grande aiuto.
# Inevitabile riscrittura
Scrivere a penna ci costringe alla riscrittura, a riportare al PC parola dopo parola tutto ciò che abbiamo scritto. Non si tratta di una semplice revisione, ma di digitare ogni singolo termine, lettera per lettera. E questo, che può apparire banale, è invece uno strumento molto importante e vantaggioso in quanto ci costringe a un secondo processo creativo.
Se non sei abituato a riscrivere provaci. Scrivi un testo, e poi ricopialo. Stai pur sicuro che cambierai almeno una parola perché capirai che è meglio senza, o che ce n’è un’altra più adatta.
Come sempre, trattandosi di creatività, ognuno ha la sua, però se ogni tanto ci sentiamo bloccati tornare al silenzio di un foglio di carta potrebbe essere una strategia utile!
E voi cosa ne pensate? Cosa vi aiuta a organizzare le idee prima di iniziare a scrivere? Come stimolate la vostra creatività?
Se vi va raccontatemelo in un commento.








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