Dove lo leggo?
- Veronica Buscarini

- 18 giu 2020
- Tempo di lettura: 2 min

Tutti i lettori hanno un posto che più di altri trovano conciliante per la lettura.
Come abbiamo visto dalle vostre risposte di martedì alla mia domanda posta sulle stories di Instagram, i posti prediletti sono il letto, la spiaggia, la poltrona e il parco.
I luoghi che più amiamo per leggere ci rivelano anche qualcosa su di noi, sul tipo di concentrazione che abbiamo e su come ci rapportiamo alle nostre passioni.
Spesso chi ama leggere in casa a letto o in poltrona è un amante del silenzio, per concentrarsi ha bisogno di tranquillità e insieme anche di stare comodo, lasciare andare ogni stress e fatica e perdersi finalmente in una storia diversa.
Ci sono altri che invece non traggono vantaggio dal mettersi comodi, personalmente ad esempio non riesco a concentrarmi a pieno né stando a letto né in poltrona; per leggere ho bisogno di sedermi alla mia scrivania per mantenere viva e costante l’attenzione.
Per questo faccio molta fatica a leggere in treno, o in autobus e a volte ricorro alla musica per isolarmi dall'ambiente intorno.
Per qualcuno invece è proprio il brusio, la presenza di altri intorno a sé a conciliare la lettura e per questo i loro luoghi ideali sono la spiaggia, il parco, o i mezzi di trasporto. Dipende da che tipo di concentrazione abbiamo, a volte l’estrema tranquillità può avere l’effetto contrario e disperdere i pensieri, per cui si ha bisogno di sentire il mondo fuori, aprire una finestra o sedersi in balcone.

Oltre ai rumori e la comodità di un luogo, importante è anche l’occhio. Seppure siamo concentrati sulle pagine che stiamo leggendo l’aspetto di ciò che ci circonda ha una grande influenza sul nostro stato d’animo e può rendere migliore l’esperienza di lettura.
Per questo c’è chi ama allestire in casa un suo angolino di lettura dove tenere i soprammobili preferiti e magari accendere una candela profumata; o chi quando ha qualche ora libera ama recarsi sempre alla solita panchina da cui c’è una vista mozzafiato o nella sua spiaggia preferita.
Le storie che leggiamo non restano solo nei pensieri, rimangono legate anche legate ai luoghi in cui eravamo mentre le stavamo leggendo, oppure alla musica che ascoltavamo in quel momento; restano in una sensazione che racchiude tutto questo.
Lo sostiene anche Nick Hornby in Una vita da lettore:
Tutti sappiamo che probabilmente le circostanze in cui si legge sono importanti quanto il libro stesso
Non a caso gli 8 luoghi preferiti per leggere nel mondo di cui parla l’Huffpost in un articolo vanno incontro a tutte queste esigenze, infatti oltre a biblioteche e librerie, troviamo anche luoghi meno silenziosi come sale d’hotel e posti all'aperto come la panchina del film 500 giorni insieme a Los Angeles.

A marcare anche di più l’importanza del luogo in cui si decide di leggere negli ultimi anni c’è una challenge particolarmente originale e molto diffusa nelle scuole inglesi proprio per invogliare i ragazzi alla lettura, si tratta dell’extreme reading: una sfida a leggere un libro su qualsiasi supporto nel posto più strano che ci viene in mente (ovviamente non pericoloso) e testimoniarlo con una foto sui social.








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