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3 cose

  • Immagine del redattore: Veronica Buscarini
    Veronica Buscarini
  • 14 giu 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

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Tre interessanti che ho fatto, visto, letto, o ascoltato durante la settimana. 3 cose è la rubrica del mio blog in cui ve ne parlo, chissà magari possono interessare anche voi.

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  • Anna Karenina (film) - Joe Wright

Ho visto qualche sera fa il film di Anna Karenina, adattamento del romanzo di Tolstoj.

L’ho trovato un buon adattamento, originale la scelta di “calare” il film all'interno di un teatro, ricorrente nei cambi scena, e ottima la scelta degli attori: keira knightley è perfetta nel ruolo di Anna.

Ho trovato la prima parte assolutamente in linea con il ritmo del romanzo, la seconda decisamente troppo veloce; ovviamente una riduzione rispetto al libro è inevitabile e dovuta, a mio parere però nella seconda parte mancano alcuni passaggi per permettere di comprendere fino in fondo l’intensità dell’amore tra Vronsky e Anna, aspetto fondamentale della storia.

A parte questo però l'ho trovato un buon adattamento, in grado, soprattutto tramite i costumi e le ambientazioni, di rendere l'atmosfera della società russa del tempo.



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  • L’infinito senza farci caso – Franco Arminio

In questi giorni ho riletto qualche poesia dalla silloge di Franco Arminio, L’infinito senza farci caso. L’ho acquistata in Kindle dopo averlo sfogliato, ormai diversi mesi fa, alla stazione di Milano. Allora lo avevo divorato, le sue poesie sono trascinanti e hanno la capacità di parlare all'intimità dei lettori e di farlo con estrema leggerezza. Le sue parole sono leggere, riescono a descrivere la semplicità dei sentimenti più intensi.

Spesso lo riprendo per rileggere alcune poesie, e molto belle sono anche le ultime pagine in prosa Manifesto delle intimità provvisorie: una digressione sull'amore in cui la poesia resta nelle parole scelte, nella forza con cui parole così leggere riescono ad arrivare.





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  • Gli scrittori e i loro animali: cani e gatti aiutano la creatività – iO Donna

Un’amica mi ha suggerito di leggere questo articolo di Maria Grazia Ligato su iO Donna. Come ben evidente dal titolo parla di animali domestici e creatività.

Se ci pensiamo ciò che spesso stimola la creatività è ciò che ci allenta le tensioni, portandoci al contatto più diretto con le emozioni che sono la materia prima cui ricorriamo scrivendo.

Nell'articolo è riportato un pensiero di Luca di Fulvio che lo conferma:

Ti fanno fare i conti con l’istinto, con una realtà filtrata dall'emozione e non dall'intelletto. Offrono una comunicazione semplificata, un pensiero primitivo, nel senso di diretto.

L’articolo è davvero ben fatto e oltre a dirci perché gli animali domestici possono aiutarci a livello creativo, si sofferma anche a rivelare curiosità sul rapporto di grandi scrittori del passato e i loro animali domestici.

Vi consiglio di leggerlo, ci sono degli ottimi spunti.


Spero che le mie 3 cose possano interessare anche voi.

Alla prossima!

 
 
 

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